Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/247

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capitolo xxv 237

Chisciotte, che gli dimandò; — Mi dica, la signoria vostra, signor indovino: che pesce pigliamo noi? ci dia la nostra ventura, ed eccole qua i due reali„. Per mezzo di Sancio li passò a maestro Pietro, il quale rispose per lo scimiotto, e disse: — Signore, questo animale non risponde, nè dà notizie delle cose avvenire; delle trascorse sa qualche poco, e un tantino delle presenti. — Perdinci, disse Sancio, che io non ispenderei neppure un quattrino per sapere quello che mi è successo, mentre chi lo può sapere meglio di me? non la sarebbe una balordaggine se andassi cercando di voler sapere quello che so? ma poichè costui sa le cose presenti, proviamolo un poco: Eccovi qua i due reali, e ditemi, caro signor scimiottissimo: che cosa fa adesso mia moglie Teresa Panza e di che si occupa?„ Non volle maestro Pietro prendere il danaro; e disse: — Non ricevo mai premio alcuno se prima non lo ho meritato„; e dando colla destra mano due botte sulla spalla sinistra dello scimiotto, questo in un salto gli montò addosso, e accostata la bocca all’orecchio, sbattè i denti in fretta per lo spazio di un credo, poi diè un altro salto e calò in terra. Maestro Pietro si buttò subito ginocchione davanti a