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diere e tolti quelli che si trovavano presenti: ma gli sarebbe costata ben cara la sua arte se don Chisciotte avesse abbassata un po’ più la mano quando recise la testa al re Marsilio e distrusse tutta la sua cavalleria, siccome si è detto nel precedente capitolo. Questo è tutto quello che può raccontarsi intorno a maestro Pietro ed al suo scimiotto.

Tornando ora a don Chisciotte della Mancia, soggiungo che dopo essere uscito dall’osteria stabilì di vedere le belle sponde dell’Ebro e tutti quei contorni avanti di entrare nella città di Saragozza, avendo opportunità ed agio a farlo per essere tuttavia lontano il tempo in cui doveano seguire le giostre. Con tale divisamento proseguì il suo viaggio, nel quale occupò due giorni senza che gli accadesse cosa degna di essere memorata; e nel terzo, allo scoprire di una spiaggia, udì gran rumore di tamburi, di trombe e di spari di archibugi. Diessi a credere sul principio che derivasse questo