mercede del governo da voi bramato„. Con questo finì il suo discorso, e don Chisciotte se ne andò a riposare; ma la duchessa disse a Sancio che s’egli non avesse molta voglia di dormire si recasse la sera a far conversazione a lei ed alle sue donzelle in una sala assai fresca. Rispose Sancio, che quantunque usasse dormire quattro o cinque ore ogni dopo pranzo di estate, tuttavolta, per servire alla sua bontà, procurerebbe con tutte le sue forze di non dormire un istante solo in quel giorno, e sarebbe pronto agli ordini suoi; e detto questo andò via. Diede il duca nuovi ordini intorno al modo con cui dovesse trattarsi don Chisciotte come cavaliere errante, senza trasgredire di un attimo lo stile con cui erano serviti, a quanto raccontasi, i cavalieri antichi.