Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/518

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508 don chisciotte

vi piace, e teniamo rinserrato questo personaggio che ci rende dubbiosi, perchè potrebbe addivenire che rivestisse nel frattempo le primitive sue forme: non ha poi a durare tanto il rancore che professano al signor don Chisciotte gl’incantatori, dovendo considerarsi che poco loro importa di usare simili fattucchierie e trasformazioni. — Ah, signore, soggiunse Sancio non sa che questi malandrini hanno per metodo e per costume di cambiare le cose di una in un’altra quando specialmente si tratta del mio padrone? nei passati giorni egli vinse un cavaliere chiamato dagli Specchi, e lo cambiarono nella figura del baccelliere Sansone Carrasco, naturale del nostro paese e grande nostro amico; anche la mia signora Dulcinea del Toboso la convertirono in brutta villana; ed io scommetterei adesso che questo staffiere avrà da vivere e da morire staffiere per tutto il corso della sua vita.„ Disse allora la figlia di donna Rodrighez: — Sia chi si voglia costui che mi dimanda in isposa, io lo gradisco, e voglio piuttosto esser legittima consorte di uno staffiere che amica e burlata da un cavaliere, benchè tale non siasi mostrato colui che mi mancò di parola.„ Queste cose e questi successi ebbero per conclusione che Tosilo fosse rinserrato per vedere l’esito della sua trasformazione. Si acclamarono le vittorie di don Chisciotte, ma i circostanti rimasero rammaricati di non aver veduto farsi in pezzi due combattenti di tanta aspettazione: simili a quei ragazzi che restano malcontenti quando non viene castigato colui che doveva esserlo, e non lo è perchè gli fu concesso il perdono o dalla parte offesa e dalla giustizia. La gente andò via, tornarono il duca e don Chisciotte al castello, fu rinchiuso Tosilo, e rimasero donna Rodrighez e sua figlia contentissime di vedere o per una o per altra via risolversi in nozze quella ventura, e Tosilo non aveva altro desiderio che questo.