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144 i marmi - parte prima


a cavalcare, se gli fa tirar la carretta; un levrieri, come è vecchio, mandalo alla ventura; ma cosí non si debbe far d’un uomo né d’una donna. Io ho veduto degli uomini che in gioventú sono stati mirabili serventi e amorevoli a ogni persona, servendo un signore o una casata, alla fine venire in vecchiaia ed esser da tutti abandonati e morire di stento: non son giá opere queste da uomini buoni.

Spedato. Il mondo fu sempre cosí, e sarebbe un voler dare un pugno in cielo a far fare altrimenti. Io credo che l’utile facci pigliar parte: tu mi paghi, tu mi doni, tu mi fai servizio; io aspetto ben da te, io ho speranza che tu mi facci ricco: questo è il modo a farsi parziale; e come tu non vedi la cosa che facci per te, volta, e vattene lá a tuo posta. — Oh, io t’ho fatto del bene! — Che rilieva? Tu non me ne puoi far piú.

Stracco. Cotesto è un esser Tamburino, dir ben d’un che non merita perché ti dia del suo, e dir male d’un uomo da bene perché non ti dá del suo. Bisogna minutamente considerare se l’uomo è degno della tua cortesia o se da lui viene a esser cortese teco. Se la tua servitú, la virtú o qualche buona opera fatta inverso l’amico ti fa degno di benefizio, è forza che tu confessi se tu l’hai fatto per amore o per utile: se per utile, dovevi conoscer prima con cui tu avevi da fare; se per amore, hai torto a dolerti. Non ti basta che colui si tinga il viso con il vitupèro dell’ingratitudine? Il quale è un vizio de’ piú terribili che sieno al mondo e un peccato crudelissimo, che io quasi mi vergogno a dirlo. Se, dall’altro canto, un cortese gentiluomo o discortese signore, ti fa bene per sua gentilezza o per suo umore, capriccio o volontá, quando egli si muta di fantasia, non accade volergli male.

Spedato. Questo mi sodisfá; per che non voglio risponder altro per ora. Ma ditemi: che lettere son coteste che v’hanno date?

Stracco. Lettere di diverse lingue: una ce n’è scritta in lingua italiana, una in lingua vulgare, una in toscano e l’altra è in lingua fiorentina.

Spedato. Oh la fia ben bella, da poi che una lingua si va minuzzando in tanti pezzi! Intendonsi elleno?