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ragionamenti arguti 225


ombre, che ci parevano in un punto diverse cose e ci rappresentavano varie spezie d’uomini e d’animali, in quel modo che fanno talvolta vedere i cattivi umori a certi paurosi; come, verbigrazia, uno si crede d’avere un uomo dietro e si volta con furia e non v’è nulla; un altro, vedendo un tronco da lontano, al barlume, si imagina di vedere una strana foggia d’un animale, simile a colui che nelle nubi forma diverse bizzarre bestie, giganti e uomini. Ora, noi seguitammo una di quelle ombre, tanto che la vedemmo intrare in una caverna e gli andammo dietro».

Neri. Coteste simil visioni che tengano dall’illusioni diabolice son sorelle di quelle cose che sono spiritate, perché un uomo od una donna viene a vedere un fantoccio di paglia all’improviso e mette un grido; onde si spaventa di sorte che la spirita. Adunque, spiritando, lo spirito viene a uscir di quella cosa che l’ha di paura fatta spiritare; però tutte le cose son piene di spiriti che fanno altrui spiritare. Io conobbi giá uno in Santa Maria nuova, che, per veder rovinare una parte d’un monte d’ossi di morti, si spiritò; onde si diceva poi: «Non andare al monte dell’ossa, ché ti spiriterai». Or via, leggi, che io non ti voglio interrompere.

Michele. «Entrati con forte animo tutti dietro a questa fantasima, n’andarono in una ampia caverna e che teneva grandissimo spazio; la quale era piena piena di sepolture aperte, e tutte al giunger nostro si richiusero, e, stettero per alquanto spazio, si ricominciarono a riaprire. Ecco che nell’aprire d’una, saltò fuori un puzzo intollerabile, in guisa d’un fumo, e in quel fumo era rinchiuso un suono d’una voce asprissima e bestiale che diceva: — O giorni persi e mal dispensate ore! — D’un’altra, tosto che quella si fu rinchiusa, uscí, aprendosi anch’ella, una nebbia folta in picciol gruppo, e la voce che n’usciva andava gridando: — Ben fui tardo a pensare all’esser mio. — Cosí di mano in mano s’aprivano e serravano tutte. D’un sepolcro di candido marmo n’usci una facella accesa e di quella fiamma veniva fuori questo verso: — Il temperar le cose è ’l vero lume. — D’un altro di pietra rossa tutta crepata ne veniva fuori una nube