Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. I, 1928 – BEIC 1814190.djvu/233

Da Wikisource.

ragionamenti arguti 227


onesta e un’onestá lasciva; la reina ha poi una maestá (in quella poppa della nave dove ella risiede in seggio trionfante) che la ti forza a temerla per amore e amarla per timore. Onde ciascuno che corse alla nave e vidde síi stupendo spettacolo, restò confuso, attonito, stupefatto, maravigliato e mezzo fuori di se medesimo».

Neri. Sarebbe bene di vender tutto il suo e andare a cercar questo navilio sí stupendo e acconciarsi per poeta o marinaio: questa è una nave molto ricca.

Michele. «Uscirono, in questo che ciascuno stava a vedere, forse trecento uomini di sotto il cassero, giovani d’un trenta anni in circa, con un capitano de’ piú belli uomini che si vedesser mai, e tutto il resto similmente, in ordine d’arme e d’abiti marinareschi secondo l’esercizio di ciascuno, che noi fummo per tal bella veduta per rimanere tante statue di pietra, sí ci maravigliammo: ciascuno si diede ai suoi offizii, chi a salire alle gaggie, chi a tirar le vele, al timone e altre faccende da fare bisognose. Non sí tosto furono in ordine tutte le cose necessarie a far vela, che egli si levò un vento in poppe stupendo e gli cavò del nostro seno».

Neri. Non dicesti voi che la fu presa questa nave?

Michele. Sí, ma udite: e’ credettero pigliare qualche cosa e poi non preser nulla.

Neri. Cotesta fu piú bella che tutte le cose: se la non era nulla, ciò che v’era, veniva a essere invisibile. Seguitate di lèggere.

Michele. «Nel partire che ella fece, s’udirono piú di mille variati stromenti sonare, e ne gittarono in terra infinite zanette di confezioni per allegrezza e spanderono gran somma di dinari, medaglie d’oro e d’argento: onde ciascuno, lasciando le confezioni, attendeva alle monete. Volete voi altro? che in quei confetti grossi v’erano sotto perle stupende, diamanti, rubini e d’ogni pietra preziosa, talmente che tutti furon fatti ricchi, e non si poteva stimare, né s’è ancor potuto, apresso a mille millioni d’oro, quanto sia stato il valore delle cose lasciate in terra».