Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. I, 1928 – BEIC 1814190.djvu/39

Da Wikisource.

ragionamento secondo 33


Tutti i vagabondi e gli instabili sien sempre lontani da te; perché questi son nimici della virtú.

Non pigliar mai guerra ingiusta, ché chi s’accomoda all’ingiustizia mal volentieri ritorna a esser giusto.

Fuggi la guerra, perché è nimica della pace ed è destruggimento della republica.

Dispensa i tesori dove è il merito e non esser liberale a pompa del mondo, perché una è sapienza e l’altra è pazzia.

Non pigliar dono o presente alcuno dove s’abbi da intermettere il tuo giudizio.

Fa che tu non ponga mai tanta fede in un tuo servitore che egli possi rovinare alcuno dentro o fuori della tua corte persuadendosi di maneggiarti a modo suo.

Non credere alle parole d’uno che voglia far male a un altro se non odi l’intenzione di quell’altro ancóra.

E per ora non vo’ dirti altro se non che tu sia tardo a mandare in esecuzione cosa che sia danno del prossimo e che camini ne’ fatti della giustizia giustificatamente. Se tu non principii a metter a effetto quello che io t’ho scritto, credo che sará tanto possibile che stiamo insieme quanto io sia re e tu filosofo».

Borgo. Io per questa notte n’ho avuto assai: questa lezion mi basta. Rendetemi il mio libro e ritiriamoci a casa.

Ghioro. Cosí sia fatto.

Borgo. A Dio.

Ghioro. A Dio.