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120 i marmi - parte terza


tuo amico, cosí il cittadino e cosí il compagno: perché? perché è giusta cosa. Tutte queste m’insegna il luogo della giustizia. Io truovo che ella per se stessa si debbe desiderare; né per paura siamo constretti a quella né per mercede vi siamo condotti; e che colui non è giusto, al quale in questa virtú piace altro che sia fuori di essa. Quando io sono di tal cosa informato e conosco quel che io mi debba fare, a che mi giovano questi precetti, i quali amaestrono e insegnano? Dar precetti a color che sanno è cosa soperchia, a colui che non sa è poco; imperò che debbe udire non solamente quel che gli sia insegnato, ma si cerca ancóra se colui a chi tu insegni abbia vere opinioni de’ beni e de’ mali, le quali sono necessarie, o vero non l’abbia: colui che non le ha, niente sará da te aiutato, imperò che la fama contraria alli tuoi comandamenti possiede le orecchie di quello; se le ha, ha ancóra perfetto giudizio delle cose da fuggire e delle cose da desiderare, sa che debbe far tutte queste cose, ancóra che tu stia cheto. Tutta questa parte, adunque, si può rimover dalla filosofia. Due cose son quelle per le quali noi pecchiamo: o vero la malizia, che nasce da false opinioni, possiede il nostro animo o vero, se non è occupato dalle cose false, è inclinato alle cose false e presto, essendo tirato da una certa sembianza lá dove non bisogna, si corrompe. Adunque, o doviamo procurar la mente integra e liberar quella dai vizii o vero doviamo prevenire a quella vagante, ma inclinata alla peggior parte: l’una e l’altra di queste cose fanno gli decreti della filosofia; adunque, tal generazione di precetti niente fa utile. Oltre a questo, se noi diamo li precetti a ciascuno da per sé, questa è opera incomprensibile; imperò che altri precetti doviamo noi dare all’usuraio, altri al lavoratore de’ terreni, altri al mercante, altri a colui che séguita le amicizie de’ signori, altri a colui che ama i suoi equali e altri a colui che ama li piú bassi di sé. Nel matrimonio comanda come alcuno debba vivere con la sua moglie, come con la ricca, come con quella che egli ha tolta senza dote: non credi tu che egli sia alcuna differenza fra la sterile e quella che fa figliuoli? fra quella che è di piú tempo e quella che ha manco anni? fra la madre e