Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. II, 1928 – BEIC 1814755.djvu/198

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il tempo 193


perché debbe. La incomoditá di questo è scossa da le buone arti e l’amicizie di coloro che son potenti apresso a qualche un potente; al quale sará utile accostarsi, non avilupparsi con esso, acciò che, alle volte, non ti costi piú il rimedio che il pericolo. Ma nessuna cosa certamente tanto ti gioverá quanto essere in quiete e parlar poco con altri e assai con te medesimo. Egli è una certa dolcezza, del parlare di alcuno, che tacitamente ti entra nell’animo e lusingati e, non meno che la briachezza o l’amore, ti fa manifestare li tuoi secreti: nessuno tacerá quello che ha udito, nessuno favellerá tanto quanto avrá udito; colui che non tacerá un secreto, non tacerá ancóra colui che gne ne ha detto; ciascuno uomo ha alcuno al qual dice tanto quanto è stato detto a lui e, per conservare la sua loquacitá e sia contento, degli orecchi d’uno si fará un popolo, e cosí, quello che poco dianzi era secreto, s’è convertito in fama. Una gran parte della sicurtá è niente iniquamente fare: confusa vita e perturbata fanno gli uomini prepotenti; tanto temono quanto nuocono né mai sono senza timore; imperò che temono poi che hanno fatto il male, e la coscienza gli rimorde e non gli lascia far altro e poi gli costringe rispondere a se stessa. Colui sostien la pena che l’aspetta, ma colui l’aspetta che la merita. Può ben l’uomo di mala coscienza esser sicuro in alcuna cosa del corpo, ma in nessuna può esser mai sicuro dell’animo; imperò che, ancóra che non sia discoperto, si crede di poter esser sempre palesato; e tal dormendo si muove, e ogni volta che parla delle altrui scelleraggini, egli pensa del continuo alle sue e non gli pare che ’l suo peccato sia in tutto cancellato. Onde, per risolverti, perché ho alcune faccende da fare, ti dico, e nota ben questa mia sentenza, che mai il peccatore tien celato il suo male per confidenza, ma per fortuna alcuna volta si crede che sia secreto. E mi raccomando.

Ignorante. Servitor di vostra mercé; e bacio la man di vostra signoria.