Pagina:Doyle - Le avventure di Sherlock Holmes.djvu/48

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— Ora ritornando a questo famoso annuncio del Morning Post, annuncio dal quale deriva il vostro tormento, chi ve lo mostrò dunque, se, come voi dite, non leggete mai giornali?

— Fu Vincenzo che un mattino, or fa un mese e più, me lo pose sotto gli occhi. Mi spiegò che un originale, Elias Hopkins, aveva, or fa qualche anno, fondato una lega per la propagazione dei capelli rossi. L’individuo, era, pare, munito lui stesso di una criniera ardente e avea lasciato morendo una somma alquanto considerevole le cui rendite dovevano andare distribuite fra coloro che al par di lui avevano ricevuto dal cielo questo dono poco gradito.

Quell’annuncio, dunque, diceva che un posto era vacante; si offriva al nuovo titolare, la bella somma di 100 lire per settimana, per un lavoro derisorio. Vincenzo m’indusse vivamente a posare la mia candidatura.

E come gli facevo osservare che delle migliaia d’individui sedotti da quella offerta non mancherebbero di presentarsi, mi rispose che nessuno avrebbe potuto lottare con me. I miei capelli erano di un sì bel rosso, la mia situazione era tanto degna d’interesse che non potevo mancare di ottenere la preferenza.

Queste buone ragioni mi convinsero e, pensando che dopo tutto quel tentativo nulla mi costerebbe, gli ordinai di chiudere la bottega e di accompagnarmi all’indirizzo dato dal giornale.

A mezzodì ci ponemmo in cammino. In mia vita signore, non vidi spettacolo simile. Da tutti gli angoli della città, da tutti i punti della contea, chiunque possedeva un riflesso di rosso nei capelli era accorso verso Fleet-Stret. Ve n’erano di tutte le sfumature; dal giallo più delicato, al rosso più fiammeggiante! La strada pareva carica di una cascata di aranci!

Giammai avrei creduto avere tanti cengeneri! Quella vista mi scoraggiò. Non avevo alcuna