Pagina:Doyle - Le avventure di Sherlock Holmes.djvu/89

Da Wikisource.

— 83 —

scellini, proveniente dalla signora Lesurier de Bonstrett, e inviata a Guglielmo Derbyshire, Mister Straker ci spiegò che questo Derbyshire era un’amico di suo marito e che la sua corrispondenza veniva talvolta spedita qui.

— La signora Derbyshire mi pare poco economa, disse Holmes guardando il totale. Ventidue ghinee mi sembrano una bella somma per una sola teletta. Però credo che nulla più di nuovo qui ci rimane a sapere, e faremmo bene visitare il luogo del delitto.

Uscendo dalla sala, vedemmo una donna che ci attendeva. Si avanzò verso noi e posò la mano sul braccio dell’ispettore; gli occhi aveva dilatati come sotto l’impressione di un orribile fatto.

— Li avete trovati? Li avete trovati? domandò.

— No, mistress Straker. Ma il signor Holmes è venuto da Londra per aiutarci e faremo tutti quanto sarà possibile.

— Vi ho di certo incontrata a Plymouth in una garden-party or fa qualche tempo, mistress Straker, disse Holmes.

— No, signore, v’ingannate.

— L’avrei giurato, però. Voi indossavate un abito in seta bigio argento guarnito di piume di struzzo.

— Non ebbi mai un abito simile, rispose la signora.

— Allora mi sarò ingannato, disse Holmes.

E, facendo delle scuse, seguì l’ispettore nella strada. Dopo aver traversato un piccolo tratto di acque stagnanti, giungemmo ove era stato scoperto il cadavere. Sull’orlo del buco scorgemmo il cespuglio di ginestre, sul quale il mantello era stato gettato.

— Non vi fu vento durante la notte, credo, disse Holmes.

— No, ma piovve molto forte.