Vai al contenuto

Pagina:Drahomanov - Il movimento letterario ruteno in Russia.djvu/9

Da Wikisource.

— 4 —

di storia e di etnografia de’ detti paesi, — per esempio, dei limiti etnografici attuali fra la popolazione russa e la polacca, delle relazioni fra il popolo e l’aristocrazia polacca, nel proprio territorio polacco (nella regione poco distante all’oriente della Vistola), in Lituania e nella Russia occidentale, dove solamente i nobili sono polacchi, e dove il popolo è o lituano o russo. Questa mancanza delle conoscenze scientifiche su tali riguardi, non solamente presso i compilatori di giornali, ma anche presso i diplomatici condusse la stampa e la diplomazia europea a sostenere non solamente le giuste e legittime aspirazioni de’ partiti nazionali polacchi, ma anche le tendenze medievali del clero ultramontano-cattolico e della aristocrazia polacca, ambiziosa di dominare sul popolo lituano e russo-occidentale, il quale, — non ha cessato di protestare contro la detta dominazione. I risultati di talune informazioni della stampa e della diplomazia europea, — e principalmente della francese, intorno alla questione russo-polacca sono stati nocevolissimi e per i polacchi, e per la Russia e per la Francia medesima. Gli insorti polacchi, sostenuti all’estero non solamente nelle loro aspirazioni giuste, ma anche nelle fantastiche, hanno violato lo stesso principio della nazionalità e del popolo, in nome del quale essi rivendicavano con ragione l’autonomia della loro nazione, e «cercando la proprietà altrui, hanno perduta la loro, hanno allontanato la simpatia de’ circoli liberali russi, che al principio, si manifestava evidente; le esagerate pretese de’ partiti nazionali polacchi, della stampa e diplomazia francese hanno aumentato la forza del partito reazionario in Russia, il quale a proposito della lotta contro l’agitazione separatistica de’ polacchi, ritardò il progresso delle riforme, inaugurate coll’emancipazione dei servi nel 1861. Per la Francia, la campagna diplomatica dell’anno 1863 valse a fondare quell’alleanza politica della Russia con la Prussia, che dovea poi riuscire tanto funesta alla Francia allo scoppiare dell’ultima guerra.

Ora una parte considerevole della stampa francese esprime il pensiero, che, per correggere lo sbaglio commesso nel 1863, e per instaurare le buone relazioni con la Russia, — bisogna, secondo il suo linguaggio, — «sacrificare le umane e cosmopolite simpatie per gli oppressi polacchi all’interesse patriottico francese.» Ma, così spiegata, l’idea dell’alleanza della Francia con la Russia diviene nel suo principio troppo egoistica e impopolare agli occhi di tutti i partiti liberali di Europa, e perciò non promettente alcun lieto avvenire. Perciò, — come rileviamo dagli articoli dell’egregio