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Parte I. Cap. IV. | 111 |
le febri, che nelle fiamme de’ Vitij.
Molti, quando sono infermi, all’hora s’infastidiscono di qualche vietato piacere. E però disse bene S.Gregorio: Divina dispensatione agitur, ut prolixiora vitia, aegritudo prolixior exurat. h E’ providenza di Dio, che i peccati, che sono più invecchiati, e hanno durato più tempo, siano da una più lunga infermità purgati, e arsi. Spesse volte i nostri mali costumi, che mai habbiamo voluto corregere, hanno bisogno di qualche longo, e continuo flagello; Che se Dio percuote così aspramente, quando perdona, che farà quando incrudelirà per il suo giusto sdegno? E con quanta severità castigarà di là i cattivi ch’Egli odia, se di quà affligge tanto i buoni, ch’egli ama?
Vi fù una volta un Religioso, come riferisce Ruffino, che pregò S. Giovanni Anacoreta, che lo liberasse da una terzana ch’ei pati-