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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/136

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114 Scola della Patienza

ralis, quae et admissa peccata diluit, et quae admitti poterant, compescit. l Si deve avvisare à gl’infermi, che considerino bene quanto gran dono sia l’infermità del corpo, la quale cancella i peccati commessi, e non lascia fare quei, che si potevano commettere. E così disse sapientissimamente Salomone: Livor vulneris absterget mala. m Il sangue, ch’esce dalla ferita, laaerà i peccati. Perche come interpreta S. Gregorio: Flagellorum dolor vel cogitatas, vel perpetratas nequitias diluit. n Il dolor, che si sente ne i flagelli, e nelle afflittioni, che Dio ci manda, ci cancella tutti i peccati, ò siano pensati ò fatti.Quapropter admonendisunt aegri, ut eo se filios Dei sentiant, quo illos disciplinae flagella castigant: Nisi enim correctis haereditatem dare disponeret, erudire eos per molestias non curaret. E perciò dice il medesimo Santo si de-