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258 | Scola della Patienza |
ingannare, nè essere ingannata.
Filone Hebreo, essendo accusato con molti della gente sua appresso di Caio Caligula Imperatore da un certo Appione, perche non havesse voluto tener Cesare per Dio: et essendo già stato cacciato di Corte, disse à i suoi Compagni: Bono animo nos esse oportet, tametsi Caius iratus sit nobis: quia necesse est adesse divinum, ubi humanum cessat auxilium. k Egli ci fa di mestieri, fratelli miei, che non stiamo allegramente, ancorchè l’Imperatore sia con noi scorucciato; perche è necessario, che dove manca l’aiuto humano ivi sia il divino.
Che se ci paresse ancora, che ’l divino aiuto tardasse troppo à venire, ci sarà molto opportuno, se col Rè Giosafat pregaremo Iddio à questo modo: Cum ignoremus, quid agere debemus, hoc solum habemus residui, ut oculos nostros