Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/294

Da Wikisource.
272 Scola della Patienza

vagli, e le afflittioni, che se ne vanno attorno alle case de’ miseri mortali.

L’allegrezza soda nasce dalla buona conscienza. Perche nè l’andar attorno, nè la varietà de’ luoghi leva la tristezza, nè alleggerisce li affanni della mente. Bisogna mutar l’animo non l’aria. In qualunque luogo ce n’andiamo, ci vengono appresso i nostri vitij. Essendo di ciò dimandato da una persona un certo Socrate così le disse: Quid miraris, nihil tibi peregrinationes prodesse, cum te ipsum circumferas. Premit te eadem causa, quae expulit. Quid terrarum iuvare novitas potest? Quid cognitio Urbium, aut locorum? In irritum cedit ista iactatio. Quaeris, quare te fuga ista non adiuvet? Tecum fugis, Onus animi deponendum est. Non ante tibi ullus placebit locus.b Che maraviglia, che l’andare attorno