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344 | Scola della Patienza |
Gioseppe nel tempo della sua tribulatione fù fedele, e osservò la legge.
Noi altri, benche siamo tutti d’oro, e d’argento; se però siamo impatienti, e non stiamo saldi à colpi del martello, non vagliamo un picciolo. E si come nel corpo humano, quando uno vien meno, ò l’assalta qualche subito timore; tutto il sangue se ne corre al cuore per darli aiuto: così in tutte l’afflittioni, e angustie, ogni sorte di virtù si ritiri nell’huomo da bene; e gli faccia animo in questo modo: Se hora, che Dio ti vuol provare, tu manchi del debito tuo, dimmi, di grazia, dov’è la tua fede? dov’è il tuo amore? Dove l’ubidienza, dove la speranza, dove la patienza? Dove è la fortezza, e la tua fedeltà? E’ forse questo il desiderio, che hai di patire? E’ questo il proposito che hai di perseverare? Ricordati del giura-