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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/374

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350 Scola della Patienza

ma perche fecero più profitto nella Scuola della Patienza, perciò furono più patienti di noi.

Ne tanto dagli essempi, quanto dalle parole de gl’afflitti prendono conforto i poveri travagliati. Poiche fra le cose avverse impariamo a compatire a gl’altri, e consolarli, e a credere facilmente a coloro, che hanno a patire cose simili.

E questa è una delle cause principali per la quale andiamo tanti alla Scuola della Patienza, e habbiamo a essere si variamente afflitti: accioche uno compatisca al dolore dell’altro. E’ certo, che chi hà provato la povertà, non hà difficoltà in compatire a i poveri: chi è stato spesse volte infermo, subito compatisce gli infermi: E chi hà imparato in fatti ciò, che sia l’esser disprezzato, tenuto in poco conto, e da tutti calpestato, facilmente compatisce a quei che sono