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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/386

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362 Scola della Patienza

Temperanza. Nelle scarsezze impariamo la sobrietà, e la parsimonia: E spesse volte non giova niente l’esser parco al fine.

Quanti huomini grandi, e nobili, che noi habbiamo conosciuti, hanno imparato in una prigione a mangiare con pochissima spesa, che prima la lor tavola a pena era bastante a sostener tante vivande?

Sentite, di gratia, una cosa maravigliosa, che vi farà strasecolare, ed è cosa, che fa molto al proposito nostro. Pecchio Cisalpino, huomo assai industrioso, e di grand’animo, venne in odio a un Signore assai ricco, e potente; e facendo egli una volta un viaggio, dette negl’agguati del suo nemico, e così fù preso, e come un gatto rinchiuso in un sacco, fù portato in un castello. Quivi il povero Pecchio fù messo in un’oscura, e profonda prigione: E senza, che