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Parte I. Cap. I. | 17 |
molestie, e da tutte le miserie.
O come c’inganniamo di grosso! e come, se stasse à noi turbaressimo tutto quanto l’ordine dell’Universo. Siamo entrati in questo mondo, dove si vive con queste leggi, che siamo sempre apparecchiati à patir ogni cosa. Nasciamo disuguali, mà moriamo uguali; tutto quello, che si frapone fra il giorno del nascere, e quello del morire, egl’è necessario, che passi con molti travagli: E così ti bisogna patir dolori, e sete, e fame, e invecchiarti; e se per sorte ti toccasse à viver qualche poco più di tempo fra gl’huomini, bisogna che alla fine tu t’amali, e perdi quache cosa, e che alfin tu muoia. E questa è la legge di quei, che vivono.
a Isa. c. 5. v. 28. b Iob. 12. 4. c Prov. 14 2. d Luc. 14.20 e Eccles. 4.1.2,3 f Iob. 7.20. g S. Greg. h Dan. c. 13. 22. 2. Reg. c. 24.14.