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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/44

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22 Scola della Patienza


Considerate meco, vi prego, l’ordine di tutte le cose. Non si trova nel mondo cosa tanto eccellente, che non habbia sempre à canto il suo contrario. Che cosa è fra gl’huomini di più copioso, e honorato guadagno dell’Agricoltura? E nondimeno un solo mal tempo ne portò via tal volta tutto il frutto, che dalla terra si sperava. Et è verissimo quel detto: Qui observat ventum nunquam seminat, et qui considerat nubes, nunquam metet. g Chi osserva il vento, non semina mai, e chi considera le nuvole, non mieterà mai. Che cosa è più bella, e più maravigliosa del Sole? E pure questo hà le sue macchie, viene spesso ricoperto di nuvole, ogni giorno vien seppellito dalla terra, e patisce ancor egli le sue ecclissi, e mancamenti di lume. Che cosa è più necessaria dell’aria, che ci mantiene? E pure in un’anno solo, anzi in un mese, seicento, e mille