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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/447

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Parte II. Cap. IV. 423

terra ò volti le spalle. Tu dunque sei quell’huomo magnanimo, e paziente, quell’huomo sì forte, e sì costante, che giuravi insieme con Pietro di voler star saldo anche alle prigioni, e alla morte, e hora da un leggerissimo soffio sei gettato a terra, e veduto a pena il nemico te gli rendi? Queste parole, e simili dice a se stesso l’huomo, quando è afflitto.

Vedete di gratia come questo fiele dell’afflittione risana il mal de gl’occhi, come gli restituisce il lume, e fà lor buona vista? Gieremia Profeta conferma questo istesso chiarissimamente con queste parole: De excelso misit ignem in ossibus meis, et erudivit me.a Mi mandò dal cielo il fuoco nell’ossa, e ammaestrommi molto bene. Quindi è, ch’è verissimo quel detto di S. Gregorio: Oculos, quos culpa claudit poena aperit.b Gl’occhi, che son chiusi dalla col-