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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/470

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446 Scola della Patienza

Haverebbono potuto dire essi. Non siamo ladri altrimente, ne ci conviene questa calunnia, che voi ci date, ma ne siamo totalmente innocenti. Ma piano ò galant’huomini, ricordatevi un poco bene di quello, che havete fatto; ch’è più assai, che se ne haveste robbato mille coppe; voi siete Plagiarij, e havete robbato l’istesso Giuseppe, e lo robbaste già sono venti tre anni non ve ne ricordate? Questo è un grande, e vergognoso delitto degno d’ogni gran castigo. A questo passo i fratelli di Gioseppe, con tutto, che fussero huomini rozzi, e grossi, confessarono ingenuamente ch’era il vero, dicendo: Deus invenit iniquitatem servorum tuorum. En omnes servi sumus Domini mei.e Iddio è stato quello, che ti hà scoperto il nostro peccato: però eccoci tutti per schiavi del nostro Signore. Mà bel-