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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/50

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28 Scola della Patienza

culative, che troverai, che ad ogni tempo muoiono, e ben spesso ancora del tutto, e per sempre si perdono. E si come i fiumi dal lor continuo corso son portati al mare, così tutte le cose humane per questo canale di miserie, per così dire, se ne scorrono al loro fine, ch’è la morte, di cui la pestilentia, le guerre, e le uccisioni sono i ministri, e gl’instrumenti.

Che vuole dunque l’impatienza nostra? vorrebbe forse i trionfi prima della Vittoria, ò pure mettersi à tavola prima d’haver travagliato? Chi saria quello, che sopportasse un schiavo, che ritornando à casa dal campo si lamentasse, che il mangiare non fosse in ordine, e non fosse apparecchiata la tavola? à te huomo dabbene, tocca l’apparecchiare, tù devi portar le vivande in Tavola, così comanda il Padrone. Mettiti dunque all’ordine, e servi prima me, e poi man-