Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/570

Da Wikisource.
546 Scola della Patienza

§. 7.

M

A mi dirai, perche si serve Dio dell’opera de i tristi? Perche non manda egli stesso le tribolationi; ò almeno perche non le manda per mezo de’ buoni ministri? Che vai cercando, huomo curioso? Saprà molto bene Iddio ciò, ch’ei fa, benche noi non lo sappiamo. Vi sarà un padre in una gran famiglia, che alle volte castigarà egli stesso di sua mano il suo figliuolo, e alle volte ancora lo farà fare ad un suo servo, ò ad un pedante. L’istesso ancora fa il Maestro nella scuola; perche ò egli stesso batte lo scolare, ò lo fa battere da un’altro. E perche Dio non potrà far l’istesso? Perche non ci castigarà egli stesso con le sue mani, quando gli parrà, ò pure per mano altrui, quando gli parrà altrimente? Quì non vi è ingiuria alcuna. Mà tù mi dirai, che quel servo verb. gr. stà in collera con