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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/609

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Parte III. Cap. I. 583

pigliava già licenza per andarsene; A cui rivolto Agesilao, fermati, disse, Carneade, e additandogli tutt’a un tempo i piedi, e ’l petto; assicurati, gli disse; che di la fin quà non è arrivato ancor niente. Col quale detto gli volse dar ad intendere, ch’egli haveva il cuor sano, e allegro al pari del dolore, anchorche havesse i piedi tutti infermi, e guasti.

Mentre Carlo Quinto Imperatore di augusta memoria era una volta travagliatissimo da i dolori della podagra, l’andò a visitare un Principe dell’Impero, e con le migliori, e più accommodate parole, ch’ei seppe, cercò di consolarlo; dicendogli poi fra l’altre: Perche causa Vostra Maestà non vi adopera qualche medicamento havendo al suo servitio tanti eccellentissimi Medici? A cui l’Imperatore così rispose: In questa sorte di infermità, il migliore me-