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Parte III. Cap. II. | 625 |
desse come quella d’un Angelo? Assegnandone la causa S. Hilario Arelatense, dice: Hoc ex abundantia laetitiae gaudij, et cuiusdam gloriae cordis prodijt.1 Questo venne dall’allegrezza dal gaudio grande, e dall’abondanza d’una certa Gloria, che haveva nel cuore. Poiche S. Stefano haveva capito molto bene ciò che disse S. Giacomo. Omne gaudium exixtimate, fratres mei, cum in tentationes varias incideritis. Istimate pure, Fratelli miei per la maggior allegrezza, che voi potiate havere, ogni volta, che vi si presenteranno varie occasioni di patire delle tribulationi, e de’ travagli.
a Act. c. 4. 16. b S. Chrys. to. 1. hom. 54. ad Pop. c Ant. c. 1. Pet. c. 3. 14. d Matt. c. 11. 12. e Suso l. dial. c. 10 f 2. Cor. c. 7. 4. g Ph. c. 2. 17. h Hil. hom. de S. Steph.
- ↑ Iac. c. 1. 2.