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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/661

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Parte III. Cap. II. 635

sto tale a guisa di soldato veterano intrepido si guarda uscire il sangue. Che gran cosa è lo star’allegro, quando le cose van bene? Questo lo sà far ancora chi è impatiente: Confitebor tibi, cum benefeceris ei:c Si vero non fuerint saturati, murmurabunt.d Signore quando li farete del bene vi lodarà: ma se non darete loro da mangiare, vi leggeranno la vita.

E’ consiglio di S. Giacomo: Tristatur aliquis vestrum? oret, aequo animo est? psallat. Vi è alcuno di voi, che stia melanconico? Si metta a far oratione, e se stà bene, si metta a sonare, se ne voli in alto, canti allegramente, lodi Iddio non meno, che si facessero quei trè giovinetti hebrei a i quali le fiamme parvero come tante fresche, e rugiadose rose.

a 2. Cor. c. 7. 10. b 2 Cor. c. 6.