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Parte III. Cap. III. | 643 |
ce, non solamente siamo patienti, e allegri ma costanti ancora. E questo è il terzo modo di portar la Croce: Costantemente. Ma che costanza sia necessaria nel sopportar le cose, hor hor l’insegnaremo.
§. 1.
’Aver sempre un volto, dicevano gl’antichi, è cosa da Socrate; Noi altri diressimo altramente: L’haver sempre una mente, è cosa da Christiano. E questo è quasi il maggior lamento nella scuola della Patienza, che molte cose si cominciano bene, e si finiscono male. Et il finirle male è il finirle avanti il fine. Che direste di gratia d’uno, che il Venerdì Santo si pigliasse con grand’animo a portar una Croce di legno in spalla, ma come cominciasse a sentirne il peso, appoggiandola subito alla prima casa, che trovasse, dicesse: Io non posso più, ve-