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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/689

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Parte III. Cap. III. 663

gato la pena; Hor eccoti l’esattore, che ti vien a trovare, e vuol’essere pagato. E se bene tù non hai colpa alcuna nella cosa, che t’appongono, fusti però molto ben colpevole di quell’altra, che facesti, e non hai ancora pagato. Però ti venne adesso questa tribulatione. Adunque mangia adesso di quel pane, che all’hora t’impastasti.

a Tob. c. 2. 18. b 1. Cor. c. 9. 24. c Virg. l. 4. Aeneid. d In vita S. Franc. c. 14. e Ps. 118. v. 137. f Gen. c. 42. 21.

§. 4.

L’

Imperatrice Irene, come racconta Paolo diacono, essendo scacciata dall’Imperio da un suo servo diceva: Ego Deo acceptum fero, quod me orphanam, et indignam ad imperium evexerit; Quod vero iam deijci me pefrmittat, meis id peccatis adscribo: In cunctis autem malis, et bonis