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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/699

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Parte III. Cap. III. 673

d’arricchire de’ suoi doni, e inalzarlo a grado d’eminente Santità, non è solito lavarlo molle, e delicatamente, ma immergerlo tutto in un mare d’amaritudini, e d’afflittioni. Nota questo, Christiano mio, e notalo bene: Tù hai da esser lavato, non già con vino odorifero, ò con acqua rosa, mà si bene immerso tutto in un salsissimo, e amarissimo mare. E questo bagno t’ha apparecchiato fin dall’eternità il tuo amatissimo Padre.

Laonde ogni cosa, allegra sia, ò malinconica, buona ò trista si deve accettare dalla mano di Dio. Et a questo modo s’ha da procedere costantissimamente fino al fine. Quanti salmi scrisse David con questa inscrittione, ò con questo titolo: Psalmus usque in finem; che si doveva cantare tutto dal principio alla fine. Nella Scuola della Patienza non habbiamo in-