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716 Scola della Patienza

vì come di sepoltura per lo spatio di dieci mesi, non si poteva trovare cosa più noiosa, quanto l’esser trattenuto per tanto tempo nel mezo delle lordure di tanti animali. E dopo d’haver passato tante difficoltà hebbe nuova cagione di dolore, intendendo d’essere stato così bruttamente beffato, e schernito dal suo proprio figliuolo: E quello, che per gran beneficio di Dio haveva salvato dal Diluvio, fù poi forzato con la propria bocca a maledirlo. A questo modo accettò Iddio come un gratissimo, e soavissimo odore la costante patienza di Noè, e il rendimento di grazie, che nel tempo delle sue avversità gli fece; e ne lo remunerò con maggiori favori, e più avvantaggiati beneficij.

a Ps. 72. 23. b Ruffin. l. 3. n. 157. & pelag. libell. 7. nu. 16. c Gen. c. 8. 21.