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832 Scola della Patienza

va i poveri viandanti, e confondeva tutte le strade, le quali ne anche si potevano vedere per l’oscurità della notte.

Alla fine, havendo buona parte di quella notte contrastato e con la neve, e con le tenebre, arrivò, come a Dio piacque, al luogo destinato. Nè per questo si potè affatto liberare dell’ingiurie del Cielo. Poiche arrivato al Collegio, trovò che tutti quei di casa stavano nel primo sonno, e per molto che sonasse la campanella, e picchiasse la porta, non vi fù pur uno, che gli rispondesse; e pareva più tosto, che fussero morti che dormissero. A questo si aggiunse ancora per più scommodo, che l’habitatione era lontana dalla porta di casa. Fra tanto il povero Padre era benissimo battuto dal vento, si sentiva morir di fame, la neve seguitava a cadere copiosamente ricopren-