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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/865

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Parte III. Cap. VI. 839

ciò che Dio vorrà, che facciamo, e patiamo?

Quello finalmente è vero discepolo della Patienza, quello è vero patiente, il quale in tutte le cose, che patisce, non fà altro, che replicare queste parole: Io voglio solamente quello, che vuole Iddio. Sà molto bene Iddio, che cosa ò in publico, ò in privato sia più conveniente alla sua gloria, e giovevole alla nostra salute. Ma io, che non lo sò; che cosa posso mai meglio sperare, ò temere; di che devo più santamente dolermi, ò rallegrarmi, Dio mio, che della vostra Santissima volontà, e de’ suoi giustissimi decreti? Avvenga pur ciò che si voglia; vada pur sottosopra il Cielo, e la terra, turbisi pure, e confondasi ogni cosa; Non si farà mai niente (E ne son certissimo), e non mi caderà pur un capello di capo. Nè una minima arena, nè una piccola pietruzza