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Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/87

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Parte I. Cap. II. 65

dere, che se non si coltivano, e dalle pioggie non sono aiutate, subito producono infelicemente il gioglio. Che se l’Abbate d’un Monasterio fà bene, e saviamente quando, anche con ingiurie, e villanie, essercita gl’innocenti; per qual cagione Iddio, ch’è il Padre, e il Superiore, che governa questo grandissimo Monasterio del mondo, e fra ’l mare, e il Cielo; come fra tante mura lo tiene rinchiuso: Perche, dico, farà male questo gran Padre, e ingiustamente, se vorrà esercitare i suoi figliuoli con fame, con malatie, con povertà, e con ingiurie? Buonissimo discorso. E certo, che la Virtù senza havere chi la contrasti, si marcisce. Confermisi ancor questo medesimo con quel grave, e alto parere di Q. Metello nel Senato.b Questi dopo, che fù superata, e vinta Cartagine, disse alla presenza di tutto quanto il Senato: Ch’ei non