Pagina:Drigo - La Fortuna, Milano, Treves, 1913.djvu/274

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— Scappiamo! — E tutti, ridendo ancora follemente, voltarono la briglia ai cavalli, e via al galoppo, in una bianca nuvola di polvere, verso la campagna, verso il verde, verso la libertà!...

Biancofiore si annoiava. Si ha un bell'atteggiarsi a donne superiori, e protestare che gli omaggi seccano, che gli adoratori sono un peso, che il sentir lodare la propria bellezza è insopportabile, ma, in fondo in fondo, quando si deve rinunciare a tutto ciò, si capisce che il supplizio è tra i meno feroci. Dacchè Biancofiore si era tramutata in Assur, e nessuno dubitava dell'esser suo, ella era trattata naturalmente dovunque colla familiarità e la noncuranza con cui è trattato un ragazzo. Ed ella si annoiava, si annoiava mortalmente. Sentiva la mancanza di quell'atmosfera di desiderio e di ammirazione a cui sono assuefatte le donne molto belle, sentiva la mancanza di qualcuno che le facesse la corte, che sospirasse per lei, magari inutilmente. Ella si guardò intorno e non vide nessuno che sospettasse nemmeno lontanamente che ella era una fanciulla, e la più bella fanciulla dell'Asia. Soltanto suo cugino Elmìr....

E siccome avevano in prospettiva un lunghissimo viaggio prima di arrivare alla meta fissata, un lunghissimo viaggio attraverso sconfinate