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SONETTO XVII.


 
    Stà cheto vecchio mio, stà via, pur stà,
Spingi maestro mio, spinge che v’è,
Dammi la dolce lingua, io mojo oimè!
4Il tuo gran cazzo all’anima mi và!

    Signora adesso, adesso i entrerà,
Calcate voi la terra con un piè,
E sarà un buon servizio per mia fè
8Che ora compiremo, deh via fà.

    Io son contento, io calco, io meno, io fò,
Calca, mena, faticati ancor tu
11Mammina a posta vostra compirò.

    Non far, fermati, aspetta un poco più
Che tal dolcezza in questo fotter hò
14Ch’io non vorrei che ne finisse più.

                    Orsù, Madonna orsù,
Fate di grazia ancora voi così:
    17Io faccio, e tu non fai? signora sì.