Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/47

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Ora avvenne che negli anni del Nostro Signore Jesù Cristo mille trecento settantadue, del mese di febbraio, essendo Bonaccorso in Firenze, fu recata una lettera al detto fondaco, soprascritta nel detto Bonaccorso; e non essendovi detto Bonaccorso, fu lasciata a’ giovani guardiani del detto fondaco: ma tornando detto Bonaccorso al fondaco gli fu per li detti giovani la detta lettera posta in mano, e appresso l’aperse e lesse; il tenore della quale in questo modo diceva:

»Bonaccorso, per ch’io ho molte volte udito ragionare della vostra buona fama e condizione, piglio sicurtade di darvi uno puoco di fatica, come che in fine non sarà con vostro dannaggio. Egli è vero ch’io mi partii delle parti di Vignone per andare al Santo Sepolcro d’oltra mare, e trovandomi nelle parti di Talamone assai gravato di infermità, operai tanto col padrone ch’egli mi mise a terra; e non sanza grandissima mia fatica sono giunto insino