Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/51

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che data glie l’avea gli sapesse dire alcuna cosa, o dove si fosse, però ch’egli era da poi due volte stato a Siena e non l’avea trovato. A cui il vetturale rispuose, che di quegli pochi dì lasciato l’avea col prete della villa della chiesa di Marcialla, ed era cotale infermuzzo. Udito Bonaccorso questo, subitamente a cavallo montato, a Marcialla n’andò, dove dal prete e da mess. Giovanni fu lietamente riceuto, e poco appresso mess. Giovanni, chiamato Bonaccorso da parte, sì gli disse: Io sono certo, Bonaccorso, che tu non mi conosci, ma io conosco molto bene te, sì per la tua virtude e fama, e sì perchè a Vignone e a Roma io t’ho più volte visto. Egli è vero, [come già t’ho scritto, ch’io mi partii da Vignone più tempo fa per andare a Napoli e da Napoli al Santo Sepolcro, dove io intendo d’andare, se a Dio piace, a visitare que’ santi luoghi e stare tre anni per lo meno. Ora la gravezza ch’io ti vo dare si è questa: Con ciò