Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/71

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fossero: ora io vorrei piuttosto che m’avanzassero cinque o sei fiorini in borsa ch’egli mi mancasse uno picciolo; di che io vi prego che voi mi prestiate insino alla mia tornata fiorini dieci d’oro. Il prete udendo le grandi e larghe promesse, come che male agiato ne fosse, tanto si diede attorno, che vide modo d’avergli e di prestarglieli. E stando uno gran pezzo, il Fulla tornò, e in effetto disse che ’l podere non si potea avere per meno di cinquecento fiorini d’oro uno solo picciolo. Mess. Giovanni si fe rendere il fiorino e il danaio di Dio, che dato gli avea, dicendo: Indugiaremoci insino alla mia tornata da lo bagno; mostrando certamente volerlo comperare. Stando uno gran pezzo, mess. Giovanni prese il Fulla per la mano, e di giù in su andando, ragionando gli disse: Come altra volta ti dissi, Bonaccorso ha de’ miei danari, e ora quando mi partii da Firenze, mi diede per ispese fiorini XX d’oro, e io avvisando che fossero tanti che