Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/83

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gli ragionamenti che mess. Giovanni con lui e col prete tenuti avea; affermando lui essere della più malvagia condizione che niuno altro cattivo uomo con cui mai praticato avesse. E non di meno non gli parea che questo potesse essere, che vero fosse che partito si fosse, e pure avea alcuna vana speranza che tornasse, pensando che qualche faccende sopravvenute lo avessero si occupato, che non potesse essere quella sera a casa tornato; e in sè medesimo il sì e ’l no contrastava, e non gli pareva dovere credere quello che vedeva.

Istando in questi ragionamenti Bonaccorso e il Fulla, tornò Michele Petrucci da Siena, e trovato insieme Bonaccorso e il Fulla, con puro animo e con turbato viso disse: Quello ladro del frate crede che mess. Giovanni sia morto, e però non m’ha voluto

    stampa del Borghini fanno giocare una tale notizia solamente in una diversa e succinta chiusura, che riporterò in nota.