Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/86

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Sono sempre apparecchiato al piacer vostro.

Il vostro ANNIBALE DAL MONTE1 vi sia raccomandato. In Siena, all’Albergo del Gallo.» Come il Fulla ebbe letta la lettera, con grande festa a Bonaccorso n’andò, e disse: A dispetto di questo ladro di mess. Giovanni noi saremo pagati di lui, e mostrogli la lettera. Come Bonaccorso l’ebbe letta, disse: Fulla mio dolce, tu cavalchi la capra, però che a costui non basta averci fatto danno, che ora aggiunge al danno le beffe, però che questa lettera è fittizia; sicchè Bonaccorso dopo il danno divenne savio. Il Fulla n’andò al banco di Piero di Bonaventura a sapere quando questa lettera che ricevuto avea fosse venuta da Siena, e non trovò che in quello dì alcuna lettera vi fosse da Siena mandata: il che a casa prestamente n’andò, e dimandò la moglie se franteso avesse che il fanciullo

  1. Annibale d’Altamonte (Borghini).