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Pagina:Ecce Homo (1922).djvu/135

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140 ecce homo


3.



Silenzio!
    Delle cose Grandi — io le vedo! —
    si deve tacere
    o parlare grandiosamente:
    parla grandiosamente, mia sapienza estasiata!
    Guarda nell’alto:
    mari di luce vi ondeggiano;
    o notte, o silenzio, o rumore sommesso come la morte!...


Io vedo un segno:
    dall’estreme lontananze
    una costellazione scende lenta, splendente,
    verso di me.



4.



Sublime costellazione dell’Essere!
    Tavola di visioni eterne!
    Tu vieni a me?
    Ciò che nessuno ha veduto,
    — la tua muta beltà —
    che? non sfugge ai miei sguardi?