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perchè scrivo così buoni libri 81

c) Umano, troppo umano.



1.


Con le sue due continuazioni «Umano, troppo umano» è il monumento commemorativo d’una crisi. S’intitola: libro per gli spiriti liberi; quasi ogni sua proposizione esprime una vittoria; con esso, io mi liberai da ciò che m’era estraneo nella mia natura. Estraneo m’è l’idealismo; il titolo dice: «dove voi vedete delle cose ideali, io vedo cose umane, ah! troppo umane...». Io conosco meglio di voi l’uomo.... L’espressione «spirito libero» non significa qui altro che «spirito divenuto libero, spirito che ha ripreso il dominio di sè». L’intonazione è completamente mutata, si troverà il libro prudente, freddo, talvolta duro e ironico. Una certa spiritualità di buon gusto aristocratico pare dominare continuamente una più violenta passionalità che s’agita al di sotto. In questo riguardo non è senza significato che sia precisamente il centenario della morte di Voltaire a servire, in certo modo, di pretesto alla pubblicazione del libro già nel 1878. Poichè Voltaire è, in antitesi a tutto ciò che fu scritto di lui, un gran signore dello spirito: proprio come me. Il nome di Voltaire in un mio scritto; era veramente un progresso.... verso di me......

Riguardando più attentamente, si scopre uno spirito spietato, che conosce tutti i nascondigli dove si cela l’ideale, dove ha le sue