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Pagina:Eccher - La fisica sperimentale dopo Galilei, 1896.djvu/33

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394 la vita italiana nel settecento

dezza delle facce, resta però costante l’angolo che esse fanno fra di loro; gettando così le basi della cristallografia.

E studiando la crosta terrestre trova che è costituita da strati paralleli sovrapposti, depositati certo dalle acque, contenendo essi quantità di resti organici e specialmente di conchiglie marittime, fossilizzati; per cui in origine detti strati dovevano essere orizzontali. Ma mostrandosi ora ondulati, inclinati, mischiati, devono aver agito potenti cause, quali eruzioni vulcaniche, avvallamenti, terremoti, per produrre tanto sconvolgimento. A periodi di maggiore attività vulcanica seguirono periodi di calma, ed il mare ricoprendo ogni cosa, depositò nuovi strati, che anch’essi sconvolti hanno dato luogo al sollevamento ed all’inabissarsi di altre montagne. Nella Toscana distingue non meno di sei periodi.

Come fervente cattolico si sforza di mostrare che le deduzioni cui è giunto non sono contrarie a quanto narra la Bibbia; ma evidentemente non dà alle sue proposizioni lo svolgimento intravvisto dall’acuta sua mente. Nei limiti impostisi, sia per convinzione personale, sia per forza di circostanze, nessuno però ha cosiderata la geologia da un punto di vista più largo, nè ha emesso tante nuove idee, confermate in seguito dai fatti.