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Pagina:Eccher - La fisica sperimentale dopo Galilei, 1896.djvu/56

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Eccher, La fisica sperimentale dopo Galileo 417


Che vale l’opporsi dell’oscurantismo prepotente? Avrà i suoi martiri anche la scienza, e saran seme di novello progresso.

E se le persecuzioni diraderanno le file dei cultori delle scienze in Italia, sorgeranno i Newton, gli Huyghens e tant’altri, a strappar nuovi segreti alla natura, chè la scienza è universale.

Certo l’amore del natìo loco fa rimpiangere che al periodo glorioso di Galileo e dell’Accademia del Cimento, abbia fatto seguito un lungo volger di anni scarso, in confronto alle altre nazioni, di mosse, benchè non privo di nobili ingegni che a quando a quando gettarono sprazzi di luce foriera di nuovi veri.

E la sua parte nel decadimento scientifico d’Italia, specialmente nella prima metà del 700, va data alle condizioni politiche della penisola.

La parte meridionale oppressa da un governo superstizioso e sleale, che si regge sull’ignoranza de’ popoli, a grande stento, e scarsamente diradata dalle sapienti divinazioni del Vico, e dalle animose riforme del Tanucci.

La media Italia in balìa di una corte pontificia, dove anche la geniale od austera personalità di pontefici come i XIV Benedetto e Clemente, s’infrange contro l’assolutismo del dogma e la tirannìa degli ordini religiosi.

In Toscana fiacco il costume, fiacco lo studio,