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228 cause che fanno abbondare li regni d'oro e argento

si abbino da disponere, conoscendo quel che vi bisogna, non per questo si deve lasciare di cercarli e metterli in essecuzione, dovendo atterrire la difficoltá gli uomini di poco spirito e manco forze, e non chi deve abbondare e abbonda maggiormente di spirito e di forza, come è il prencipe che governa: essendo verissima la proposizione che a colui che vuole e puote non è cosa difficile, e l’altra ancora che non si concede cosa alcuna senza gran travaglio di vita. E, se non fussero in sé d’alcuna difficultá importante per esser conosciuti e ben disposti, fuori di proposito mi saria affaticato in far conoscere quanto si è fatto conoscere; e la principale operazione dell’ingegno sta in facilitar le cose difficili, e piú volte arriva alle cose che communemente son state tenute per impossibili. E, perché la maggior difficoltá consiste nel modo, giaché le cause e remedi son chiariti, si accennerá solamente in confuso e in generale il modo che, senza produrre inconvenienti o danno al Regno, possa generar abbondanza di moneta, removendo gli effetti della penuria prodotta dalle cause predette, non convenendo per piú rispetti dire il modo in particolare. E, perché da alcuni non si imagini che questa sia escusazione dell’ignoranza, sempre che il padrone lo comanda, se li fará palese il modo in particulare, con reforma grandissima e beneficio universale del Regno e della Maestá cattolica, senza privare il privato del suo contra la disposizione della giustizia, quale sempre deve avere il primo luoco nella considerazione di chi governa e regolare tutte sue operazioni, contra o senza la quale mai si deve fare provisione picciola o grande.

CAPITOLO ULTIMO

Come si possano facilitare gli espedienti predetti.

Resta, per dar fine a questa terza parte, trattare della facilitazione degli espedienti, del modo che si è promesso, in confuso, accennando solamente e non discorrendo come si è fatto, convenendo, cosí per ragione della materia e altri rispetti, non palesarli come si è fatto dell’altre cose discorse; e deve bastare