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elementi di economia pubblica. 369

crescono o lo diminuiscono; delle quali cose dando noi i principj, li daremo colla maggior brevità e nello stesso tempo nella maggior ampiezza possibile; qualità benissimo combinabili da chi non cerca d’invilupparsi nella multiplicità de’ dettagli storici, e sfuggendo la pompa d’una posticcia erudizione, cerca di formarsi una solida e ben digerita serie di adeguati principj degli oggetti, intorno ai quali medita e si affatica.

E per seguire la legge finora da noi fedelmente osservata di richiamar le cose alle origini, noi cominceremo subito dal mostrare come da tenuissimi principj il commercio sia andato avanzandosi a tanta mole ed a tanta complicazione d’affari; onde, seguendo i di lui progressi, si vedrà nello stesso tempo la serie delle cose da trattarsi.

I differenti e successivi bisogni degli uomini hanno determinate e suggerite le diverse operazioni che essi doveano fare per soddisfarli; perchè gli uomini ignoranti e selvaggi tutto al presente, pochissimo al futuro riguardando, di pochissime cose accontentandosi, ognuno da sè stesso si procacciava e si adattava le cose sue. Così le arti e le produzioni de’ popoli cacciatori dovettero essere scarsissime. Un sasso scheggiato, un rozzo bastone, quindi un legno più acuto e pungente, e poi un arco erano i soli arnesi di quelli, e ognuno se li faceva e procurava secondo il bisogno; le spoglie degli animali uccisi erano da ciascheduno delle proprie prede per uso di vesti tolte ed avvolte d’intorno: così del resto. Le occupazioni e i mezzi dei popoli pastori fattesi più lunghe e ragionate, e questi più numerosi, fecero crescere e la quantità dei bisogni, e la copia delle arti onde appagarli. Dunque le arti e le produzioni dei popoli pastori furono in maggior numero e più complicate di quelle dei popoli cacciatori. Ma crebbero a dismisura e le une e le altre nei popoli agricoltori; cosicchè rendendosi sempre più facili e più certe le operazioni produttive delle cose utili e soddisfacenti i bisogni e i comodi della vita, e crescendo la vicendevole e varia avidità e ricerca delle medesime, nacque a poco a poco un’abbondanza ed un superfluo di ciaschedun prodotto operato dagli uomini al di là dell’esigenza del biso-