Pagina:Elementi di economia pubblica.djvu/183

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elementi di economia pubblica. 401

coniate per introdurle in qualche Stato, ed estrarne con profitto le migliori.

iii. Nel fissare la proporzione fra l’oro e l’argento si dee seguire la proporzione comune fra le nazioni tra di loro commercianti; perchè quella fra queste che l’altererà, perderà tanto del metallo in ragione dell’alterata comune proporzione.

iv. Onde, come tutto il metallo circolante sta a tutto l’altro metallo parimenti circolante, così sta ciascuna parte di quello a ciascuna egual parte di questo: e questa proporzione si può conoscere dai sovrani e dai ministri paragonando il valore de’ metalli che ricevonsi per tributi, ed alla zecca per il conio, con il valore dei metalli brutti corrente presso gli argentieri ed orefici, non che col cambio e col grosso commercio esterno.

v. Similmente un grano d’oro fino in qualunque moneta deve valere l’istesso peso di argento in ciascuna moneta d’argento, o il proporzionato peso di rame in tutte le monete di rame, ed avere lo stesso proporzionato valore in tutte le monete miste; così l’argento nelle monete d’oro e di rame, ed il rame in quelle d’oro e d’argento.

vi. I forastieri non valutano nelle monete nazionali nè la spesa della monetazione, ne la lega frammista al metallo fino nelle monete nobili, ma il solo e puro oro e il solo e puro argento di cui sono composte. Dunque la nazione perderebbe la spesa della monetazione coll’uscita delle monete nazionali, se ella non facesse lo stesso colle forastiere; e parimenti fabbricando monete con molta lega perde tanto valore, quanto ne possa essere contenuto nella lega delle monete nazionali che escono. Perciò quella nazione che fabbrica monete colla minore spesa, e più quella che stampa d’oro purissimo e di purissimo argento, oltrechè le spese della monetazione sono minori, risparmia la perdita di un valore.

vii. Dippiù, le monete purissime ottengono un credito più esteso, e facilmente acquistano nelle ricerche e nel cambio qualche vantaggio ed un prezzo di affezione maggiore; talvolta ancora per l’uso di alcune arti, nelle quali si adopera purissimo metallo. La nazione quando vende ricevendo